Ciao ragazze! Rieccomi!
Finalmente ho trovato un po’ di tempo per mettermi a scrivere (nelle ultime due
settimane avevo lasciato il portatile in ufficio perché mi pesa troppo portarlo
avanti e indietro) e il coraggio per farlo. Sono stata in silenzio un mese, in
cui mi sono abbattuta, ho mangiato porcherie come se non ci fosse un domani,
praticamente ho recuperato tutte quelle che non ho mangiato negli ultimi mesi e
probabilmente anche di più. Sono tornata al limite del sovrappeso, mi sono
fatta schifo da sola. Ho mandato a quel paese la dieta, la sana alimentazione e
lo sport. Ho continuato solo con karate, che è un’ora due volte la settimana.
Adesso mi sono ripresa, almeno lo
spero. Mi sono rimessa in riga da quasi due settimane, lo faccio sia perché non
mi piaccio per niente sia per la salute. Infatti in quel mese che ho mangiato
solo schifezze mi sono sentita male fisicamente. Premetto che non conosco bene
il corpo umano, quindi non so esattamente cosa mi facesse male, ma per un pezzo
mi ha dato fastidio il fianco sinistro, più o meno dove credo ci sia la milza,
con il semplice camminare. Mi sono detta che così non potevo andare avanti, ma
non sono riuscita a mettermi in riga.
Qual è stata la svolta? Una
domenica sera mi sono pesata, anzi, mio moroso mi ha costretto a pesarmi, e ho
visto che ero aumentata di più di 6 chili in un solo mese. Mi sono spaventata.
Pensavo di averne presi solo 4, al massimo 5. Ma vedermi tornare al limite del sovrappeso
(BMI = 24,9) mi ha fatto capire che dovevo fare qualcosa. È capitato a fagiolo
che avessi finito la maggior parte delle schifezze che avevo in dispensa, così
mi è stato più facile iniziare. Ho capito che, purtroppo, sono incapace di
controllarmi, sono senza misura, come dice mia mamma. È per questo che se ho
una confezione di cioccolatini o simili non sono capace di mangiarne uno alla
settimana, proprio non ci riesco, se li ho sotto mano li finisco tutti. Così ho
deciso di non comprarne più, per nessun motivo, e me li concederò solo fuori
casa, se mi verranno offerti. È una decisione stupida. Dovrei invece imparare a
contenermi. Però in questo caso vale che il fine giustifica i mezzi.
Altra cosa che ho fatto per
riprendermi è ricominciare il diario alimentare, che avevo sospeso nel periodo
nero. Questa volta mi sono organizzata in modo diverso. Ho già preparato lo
schema generale, quindi la sera devo solo riempirlo. Inoltre ho aggiunto anche
un criterio di valutazione: ogni giorno, vicino alla data, faccio un pallino
colorato, verde se la giornata è stata ok, giallo se c’è qualcosa che non va,
arancione se le cose che non vanno sono di più (ad esempio due merende sregolate,
troppo abbondanti o se ho mangiato schifezze) e rosso per una giornata proprio
no. Devo dire che comunque sono molto indulgente con me stessa e spesso le
giornate verdi non sono esattamente il massimo della perfezione. Tuttavia so
sempre qual è il mio problema, cioè che mangio tanto fuori pasto: quindi ho
pensato di mettere il pallino giallo o arancione se ho avuto problemi di
autoregolazione non ai pasti principali ma agli spuntini. Come ho organizzato
il diario alimentare? Ho un semplicissimo quaderno ad anelli A5, con fogli a
quadretti. Ogni foglio è diviso in 2, così posso mettere due giornate sulla
stessa facciata. Con i pennarelli ho scritto i vari campi: DATA, COLAZIONE,
MERENDA, PRANZO, MERENDA, CENA e ho lasciato lo spazio per scrivere a penna
quello che ho mangiato. È una cavolata, ma così lo vedo più ordinato. Inoltre ho
anche pensato di non pubblicarlo più, sia perché non ho più tempo sia perché mi
viene un po’ di ansia a dover pensare di mangiare sempre bene e non sono più
tranquilla.
Ho iniziato anche un diario delle
attività sportive: semplicemente due colonne, una con la data e l’altra con l’attività
sportiva fatta e eventualmente una breve descrizione. Oltre al karate mi sono
iscritta in palestra (la stessa dove vado già) per fare un po’ di attrezzi. L’istruttrice
mi ha fatto due schede, una per le braccia e una per le gambe, inoltre in
ognuna c’è sia il cardio (tappeto, ellittica, step e bici) sia addominali. Mi ci
vuole quasi un’ora e mezza per completarla (e in quest’ora e mezza sono
comprese anche le pause tra un esercizio e l’altro). Inoltre vorrei riprendere
ad andare a correre. Ma in queste due settimane ci sono andata solo una volta. La
settimana scorsa ci sono andata di mercoledì perché lunedì e giovedì sono
andata in palestra e martedì e venerdì a karate e poi il fine settimana sono
tornata a casa. Questa settimana perché ha sempre piovuto. Uno parte con le
migliori intenzioni e poi il tempo gli dà contro. Però: non mi sono lasciata
abbattere. Mi conosco: se mi fermo un giorno e mi dico di andarci il giorno
dopo a far ginnastica, correre, ecc so che il giorno dopo non lo farò, perché dico
che tanto ci vado il giorno dopo ancora. Quindi l’altro ieri che volevo andare
a correre e ha piovuto sono andata in palestra, tanto è pagata.
Nel mese nero ho avuto due giorni
e mezzo in cui ho provato a riprendermi prima di ripiombare nel buio, e ho
scritto una pagina di diario. Volevo lasciarvela, per condividere con voi
quello che ho provato. Era l’8 maggio.
Caro diario,
mi sono un po’ ripresa dopo quasi tre settimane di buio. Ho mollato la
dieta e lo sport, dopo i bei risultati che avevo ottenuto. Lo so, sono stata
stupida. Perché l’ho fatto? Perché non sono forte come credevo, anzi, sono più
debole di quello che pensassi. Le schifezze mi attirano ancora un sacco e non
ho saputo resistere. Peggio, ho passato tre settimane a trangugiare calorie su
calorie, cioccolata su cioccolata, merendine, patatine, ancora cioccolata, ecc.
Ho mangiato a qualsiasi ora del giorno e della notte e, quando una cosa mi
stancava, invece di smettere di mangiare, passavo a qualcos’altro, per cambiare
il gusto che avevo in bocca e continuare a mangiare. Non sto qui a elencare
tutto quello che ho mangiato, anche perché qualsiasi elenco sarebbe sempre
incompleto. Ti dico solo che ho fatto due spese, una da 15€ e l’altra da 30,
composte prevalentemente da potacci. Non voglio neanche tornare a frignare come
lunedì scorso, perché ho già dato e in questa sede mi sembra fuori luogo. Ti riporto
solo il messaggio che ho scritto alla Melissa: “Ho mollato la dieta, sono tre
settimane che mi sto ingozzando di puttanate e non riesco a fermarmi. Non sto
più facendo ginnastica, mi sento uno schifo ma non riesco a riprendermi. La forza
di volontà è sprofondata chilometri sotto terra. Non ho voglia di far niente,
non riesco a concentrarmi per studiare. Sono in biblioteca da tre ore e finora
ho ascoltato 50 minuti di una lezione. Non ho voglia, faccio fatica a restare
concentrata. Poi ieri ho litigato con Alessandro, ho detto una cazzata senza
pensarci, subito dopo mi sono scusata, ma lui se l’è presa, ha detto che non lo
amo e che con quello che ho detto ha perso la già poca fiducia che aveva in me.
Ma ti pare?? Non si fida di me. Se non c’è fiducia non c’è rapporto, tanto vale
chiuderla qui. L’unica cosa che gli interessa davvero sono i soldi”.
Ho deciso di riprendere a scrivere il diario alimentare, è l’unica cosa
che funziona con me. Vediamo stavolta quanto durerà. Inoltre mi sono iscritta
in palestra, nella stessa dove faccio karate, perché la ginnastica a casa mi
piace fino a un certo punto. Mi è servita molto fino a tre settimane fa, ma poi
non sono riuscita a riprenderla. Intanto faccio due mesi, un paio di volte alla
settimana (ma se riesco anche tre), poi
si vedrà. Vorrei anche continuare con la corsa: i risultati non sono così
eclatanti, ma qualche miglioramento in termini di resistenza/velocità l’ho
notato.
Grazie per lo sfogo,
Alice
Dopo quel giorno ho mollato
subito però. Ancora una volta perché sono stupida.
Adesso mi sono messa d’impegno. Mi
sono anche data delle regole. Magari non sono le più giuste, ma le ho fatte su
di me, su come so di essere. Ve le scrivo, magari avete qualche altro consiglio
da darmi.
1) Mangia
5 volte al giorno senza saltare nessun pasto (colazione, spuntino, pranzo,
spuntino, cena).
2) Consuma
almeno 2 porzioni di verdura e 3 porzioni di frutta tutti i giorni. Una porzione
di verdura corrisponde a 200-250 g di verdura cruda o 100 g di verdura a foglia
(insalata).
3) Bevi
almeno 2 litri d’acqua al giorno.
4) Svolgi
esercizio fisico regolarmente, almeno mezz’ora al giorno. Abbina attività
cardiovascolare (corsa, camminata, bicicletta) ad attività di tonificazione e potenziamento
muscolare: a parità di peso, i muscoli occupano meno volume del grasso.
5) Durante
le occasioni di festa prediligi le insalate, carni o pesce alla griglia e dolci
a base di frutta fresca.
6) Limita
l’uso di zuccheri semplici, prediligi il miele o lo zucchero di canna allo
zucchero bianco.
7) Controlla
le etichette di quello che compri, non solo i valori nutrizionali ma anche e
soprattutto gli ingredienti.
8) Bere
uno o due bicchieri d’acqua prima dei pasti principali aiuta a ridurre il senso
di fame. Inoltre non bere troppo durante i pasti: introdurre liquidi
supplementari con gli alimenti significa infatti masticare meno, quindi minore
sminuzzamento e minore insalivazione dei cibi. Inoltre le bevande diluiscono i
succhi gastrici, rallentando la digestione.
9) Prediligi
le proteine ai carboidrati. Questo non vuol dire eliminare i carboidrati e
seguire una dieta iperproteica, ma invece che sei consapevole del tuo punto
debole a tavola (il pane!).
10) Non
comprare dolciumi e cose poco salutari: non tanto per la dieta ma per te
stessa, perché sai che ancora non riesci a controllarti, ti fermi solo quando
hai finito la tavoletta di cioccolata e il pacchetto di biscotti. Puoi “cedere”
alle golosità se sei fuori casa, dove sai che ti è più facile non eccedere perché
sono cose altrui.
Visto che ci sono e che il post
sta diventando lungo, aggiungo ancora qualcos’altro. Tempo fa ho letto un libro
sulla dieta, sull’alimentazione sana, ecc. Mi sono tirata giù alcuni consigli,
alcune raccomandazioni, e le copio qui.
(dal libro “Mangia che dimagrisci” di F. Ongaro)
FISSARE I GIUSTI OBIETTIVI
1) Decidi consapevolmente di perdere peso lentamente. Un obiettivo
realistico e salutare è quello di un chilo a settimana. Una perdita più rapida
non offre vantaggi sul piano metabolico e corre il rischio di creare un
pericoloso effetto boomerang successivo.
2) Se devi perdere parecchi chili, non porti un obiettivo troppo
distante (dieci chili in due mesi) ma piuttosto suddividilo in obiettivi a
medio termine (cinque chili in un mese) e questi a loro volta in
micro-obiettivi a breve termine (un chilo a settimana). Questo ti aiuterà a
restare motivato e concentrato.
3) Verifica e annota i risultati ottenuti. Poter valutare numericamente
i tuoi progressi ti aiuterà nei momenti difficili a trovare la conferma che
quello che stai facendo è giusto.
4) Personalizza i tuoi obiettivi tenendo conto della tua specifica
situazione. Non prendere come metro di misura le diete o i risultati degli
altri ma concentrati sulle tue necessità.
5) Poniti degli obiettivi continuativi e non risolutivi. “Devo fare
esercizio tutti i giorni” è un esempio di un obiettivo continuativo, mentre
“Devo pesare 60 chili entro giugno” è al contrario un obiettivo finale che
rende più probabile la frustrazione. Questo è un punto molto importante, perché
le frustrazioni ci rendono deboli e la debolezza a sua volta ci espone
all’errore alimentare.
6) Preparati a perdere qualche battaglia se vuoi vincere la guerra.
Nessun processo di cambiamento di stile di vita può essere lineare ed è
inevitabile incontrare degli ostacoli che a volte ci fanno inciampare.
L’importante è rialzarsi e riprendere il cammino. Se hai sgarrato con la dieta
e vedi che alla pesatura successiva la bilancia ti punisce, non demoralizzarti
e non buttare via gli sforzi fatti. Sviluppa invece una strategia per evitare
di commettere di nuovo lo stesso errore. Ma soprattutto cerca di
prevedere mentalmente l’intero processo di errore e recupero, in modo da non
esserne colto di sorpresa la volta successiva.
7) Quando prendi le misure, lascia spazio per alcune note sul tuo umore
e sulla tua tenuta psicologica. Scrivi come ti senti, cosa è stato faticoso e
al contrario cosa invece ti è risultato facile. Questo contribuirà a rendere l’intero processo un percorso di formazione che trasformerà il
tuo rapporto con il cibo e con te stesso.
8) Sii pronto a rivedere i tuoi obiettivi, soprattutto per quello che
riguarda la tempistica di raggiungimento dei risultati. Essere paziente alle
volte è molto utile.
I TRUCCHI PER SCONFIGGERE IL GRASSO
Per perdere peso scegli un piatto di piccole dimensioni, riempilo con
il mix previsto dal piatto nutrizionale e mangia solo quello che c’è sul piatto.
Evita sempre di mangiare direttamente dalle confezioni e fai in modo di
poter visualizzare la quantità di cibo che stai assumendo.
Datti il tempo per mangiare e non divorare il cibo. Se necessario,
controlla l’orologio e imponiti di impiegare almeno 20 minuti per ogni pasto. È
utile fare 3-4 respiri profondi con l’addome prima di mangiare. Questo stimola
il nervo vago e rallenta il nostro appetito.
Evita tutti i cibi dietetici e light. Se non riesci a fare a meno dello
zucchero, puoi usare l’unico dolcificante naturale innocuo esistente, che si
chiama stevia e che è da poco in commercio anche in Italia.
Per dimagrire, scegli bene con chi mangi ed evita di banchettare troppo
di frequente.
Ricordati che mangiare bene richiede tempi e spazi adeguati.
Ragazze, con questo termino il
post.
Mi dispiace essermi lasciata
andare così. Mi dispiace esser rimasta in silenzio un mese, senza dirvi nulla,
sparendo e basta, dopo che tutte voi mi avete dato preziosi consigli sulla
dieta e sull’alimentazione in generale. Adesso non tornerò a pubblicare il
diario, magari ogni tanto, però continuerò a seguirvi.